Il portiere del Napoli a Radio la Red e il Pocho a Tyc Sports hanno parlato del loro rapporto con la città partenopea.
Navarro: "A tutti i miei amici e ai giornalisti ho spiegato le cose che si vivono a Napoli normalmente, ma ogni volta che comincio a parlare do questo avvertimento: "Attenzione, una cosa è sentirlo, un´altra cosa è viverlo". Dovrebbero vederlo davvero con i loro occhi, perchè altrimenti possono pensare che uno sta esagerando quando racconta cosa sono capaci di fare i napoletani. Un mattino, stavo con mio padre e mi accorsi che l´auto non c´era più. Me l´avevano rubata. Ho avvisato la società e poi sono andato dalla Polizia. Tornando dall´allenamento, vedo un´auto uguale a quella che mi avevano rubato, parcheggiata a 200 metri da casa mia. Mi avvicino, controllo la targa e vedo che è proprio la mia. Dentro non avevavno toccato nulla, ma c´era un biglietto con cui mi chiedevano scusa. Da non credere. Evidentemente, hanno guardato i documenti, hanno visto che era l´auto di un calciatore del Napoli e l´hanno subito riportata"
Lavezzi: "La passione è incredibile. In un anno a Napoli ho firmato più autografi che in tutta la mia carriera. All´inizio uno deve abituarsi, ma anche negli allenamenti a Castelvolturno a volte c´era tanto pubblico da poter riempire uno stadio. Una volta, non ce la facevo ad uscire con la mia auto e sono dovuto tornare dentro. L´unico modo per andare via fu di nascondermi dentro il bagagliaio di un´altra auto, proprio come nei film. Non l´avrei mai immaginato".